mercoledì 16 novembre 2016

"Polimorfismo geografico" - Matteo Martini a Spaziob sino al 27 novembre




“Un segno sancisce un confine. Già le misure di un foglio sono confini, i segni definiscono confini nei confini e tutto questo mi sembra insopportabile!
L’idea di cancellare “senza togliere”, nel senso che la cancellatura diventa un segno, innesca una contraddizione molto divertente che inseguo fin quando il disegno non è compiuto. Disegnare molti soggetti sullo stesso foglio, segni stratificati che appaiono protagonisti e che scompaiono, mi permettono di costruire una storia di cui il pubblico beneficia solo del lieto fine. In queste storie avvengono sconvolgimenti geologici, battaglie cruente, dove continenti, arcipelaghi e città a volte si dissolvono, altre sembrano rimanere impressi come fossili. Spesso penso siano favole della mia mente, ma poi scopro che queste storie sono le stesse che avvengono nella realtà.” (Matteo Martini)

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